Ecco, lo sapevo, adesso mi odierete.
A fine settembre scrissi un post nel quale riportavo i miei dubbi circa l’opportunità o meno di consentire lo svolgersi di manifestazioni fieristiche al chiuso. Lo tenni in stand-by per qualche giorno prima di farlo uscire, temevo di essere troppo pessimista, ovvero di apparire come l’ennesimo allarmista, ma infine decisi di pubblicarlo.
Il post si intitola Sindrome di Cassandra-19 , e purtroppo il timore di ricadere in quell’odioso peccato di superbia che sta nella frase “Te l’avevo detto” non era infondato.
In quel post tirai in ballo delle manifestazioni che si sarebbero svolte di lì a poco a Udine, Vicenza e Brescia, però sono abbastanza convinto che simili atteggiamenti superficiali dettati da questioni di bottega abbiano trovato vasta applicazione anche altrove. Citai quelle tre solamente perché le conosco bene, e prevedevo i rischi ai quali sarebbero andate incontro le decine di migliaia di persone che avrebbero inevitabilmente affollato le sedi espositive, anche indossando la mascherina (tutti? Correttamente? Per quante ore?) e applicando il distanziamento (più ipotetico che fattibile).
I fatti ora sono sotto gli occhi di tutti, o almeno di quelle persone che non si ostinano a tenerli chiusi alla realtà.
Ora sì che si impongono misure restrittive, si vietano manifestazioni e raduni, ma ormai dalla stalla son scappati tutti, i buoi, le vacche, i vitelli, i maiali, le capre, le pecore, i conigli, il gallo con le galline, le oche, i topi, l’asino, e pure il cane non sa più cosa ci resta a fare lì e abbaia alla Luna.
Link a Sindrome di Cassandra-19
998
Questo post (e altri tuoi) sono finiti da un’altra parte, ora piano piano li riprendo. Sulle fiere, non ne ho frequentate, ma condivido la perplessità
Grazie dell’attenzione che riservi ai miei scritti. Purtroppo il loro tenore non è mai troppo spumeggiante, il DNA mitteleuropeo è insopprimibile. Come disse lo scorpione alla rana prima di affogare: è nella mia natura. 🙂
ma imparo cose nuove!
Sono andata in fiera Abilmente a Vicenza ,vero con qualche timore ,ma io che sono andata ti assicuro mi sono ricreduta , mi sono sentita + sicura che al supermercato o al mercato rionale,gente poca ,niente a che fare x chiamarla (FIERA) come la pensi tu …io mi sono fermata solo al mattino a mezzogiorno già a casa ,ma non per il covid ogni volta che ci posso andare è solo per poche ore ,non potendo assentarmi tutto il giorno,forse per quello ho osato ad andarci,però da quello che so il Virus non ha orari quindi è stata una scelta a rischio forse ma, sono contenta di esserci andata ,tu dirai ti è andata bene , io so che il rischio lo abbiamo ovunque, ti assicuro che il covid da quello che ne so ,è girato più in cene con amici o trasporti affollati ,nella mia zona ci sono parecchi positivi ..dopo cene … a scuola …. al lavoro ….
Il mio pensiero è andato agli espositori che ci mettono tutto ,penso anche rimettendoci pur di dare un senso a questo periodo nero x tutti e molto per chi vuole vendere un prodotto fatto artigianalmente ,il pubblico che va in fiera in queste condizioni ci va per comprare e dare un motivo a questo rischio ,i curiosi potrebbero stare a casa (questo è un mio convincimento ) non so poi se è andata così .
A me è andata bene , non odio nessuno o meglio da odiare è solo questo Virus che ha messo in ginocchio il nostro pianeta , il nostro mondo che credevamo nostro invece è di nessuno e io credo che la controtendenza per salvarlo è molto , molto indietro se non irreversibile ormai.
So che quest’anno il numero di visitatori a Vicenza è stato minore rispetto alle edizioni precedenti, anche se gli organizzatori avevano dimezzato il costo del biglietto, comunque 15.000 son sempre tanti secondo me, troppi considerando il periodo.
Va da sé che anche al supermercato ci sono gli assembramenti, e si incrociano persone incoscienti, come pure sul bus o sul treno, ma devi tenere conto che le manifestazioni fieristiche comportano spostamenti di gruppo ed esposizione prolungata a possibili diffusori del virus, ovvero a tutte quelle persone asintomatiche che inconsapevolmente lo trasmettono ad altri, anche semplicemente toccando la maniglia di una porta o maneggiando un oggetto esposto.
Una roulette russa, ecco l’immagine che mi viene in mente.
Nel Veneto in soli tre giorni sono raddoppiati i casi di Coronavirus, e anche se non si può imputare alla sola fiera di Vicenza di due settimane fa la responsabilità di tale incremento, non si può negare che sia stata anch’essa un tassello di un certa imprevidenza generalizzata.
Buona fortuna
A Vicenza 5 giorni di fiera ,di cui dovevi scegliere il giorno ,era quello e stop a numero chiuso ,e io che sono andata al giovedì non ho visto una corriera e trovato posto al parcheggio ,dove gli altri anni mai trovato vicino e solo lontano pagando pure lo stesso il biglietto parcheggio pieno, 3 solo padiglioni 1/2/7 di cui il 2 solo per il ristoro, bagni perfetti niente code e puliti prima e dopo , e i corridoi per niente affollati anzi direi quasi deprimente vederli così vuoti ,ti devo dire che io ne sono rimasta quasi incredula sapendo come è una fiera dove il brulichio di gente era il perno dove girava il tutto.
Lungi da me a fare polemiche ,vorrei però capire avendo questo dialogo tra noi, perchè hanno aperto tutto sapendo della seconda ondata+ che certa …. ,intanto prima le vacanze al mare ,in montagna ,discoteche e via così come abbiamo visto sembrava che il virus fosse andato in ferie pure lui,ma chi ci dice che non covasse già dentro di noi come ansitomatici??
Allora dovevano metterci chiusi tutti come i primi mesi forse ce la saremmo scampata dal virus ,ma un collasso per la vita chiamiamola “normale”era questo certo e ancora siamo nel baratro lo stesso …
Non ne veniamo fuori se diciamo meglio questo o quello , ora come ora siamo governati da Conte ,altri avrebbero fatto meglio??? Dubito fortemente, ma diciamo che spendere in mono pattini e banchi scolatici avrebbero fatto meglio dare i soldi per quelli che ora dovranno chiudere se non per sempre le loro attività .Troppi errori troppo assenso unilaterale ,troppo di tutto ,senza regole eppure con regole inadeguate .. io direi per finire che” Dio ce la mandi buona ”
Buona fortuna a tutti .
Hola,
dici il vero, il problema sono proprio gli asistomatici, persone che non sono consapevoli di essere dei diffusori del virus, mine vaganti con le quali potremmo venire in contatto in quasiaisi momento della giornata.
Le mascherine, se indossate correttamente e per il periodo massimo consentito, servono proprio a questo, a ridurre il rischio di trasmettere/ricevere il virus.
Resta il fatto che già a settembre arrivavano i segnali di ripresa dei contagi, ma poco o nulla si è fatto, tranne quella gran cagnara sui banchi colle rotelle e i monopattini, quando invece ci si doveva preparare con i trasporti, gli orari scaglionati, il tracciamento, i test, gli albergi per l’solamento, eccetera.
Va da sè che una fiera che in 5 giorni ha fatto 15.000 visitatori, quando gli altri anni in 4 ne faceva 60.000 è sicuramente poco affollata, comunque so personalmente di espositori storici che hanno, per prudenza, rinunciato a partecipare, e secondo me hanno fatto bene.
E ti dirò che da noi tutto sommato va ancora bene, non lo dicono solamente i numeri, ma anche le testimonianze che ho raccolto da persone che lavorano in altri paesi europei, nei quali le regole sull’uso della mascherina e sul distanziamento sono spesso malsopportate e disattese, con quel che ne consegue…
Sperem