Bufera
Alte le onde del tempo
per il naufrago senza orizzonte,
e senza silenzio.
Di piombo il cielo
sul mare che balza e ricade,
ancora indomito.
Dalle spumose vette
ruba il vento polvere d’acqua,
minuti e secondi.
Scuro il tetto di nubi
guarda la nostra agitata arena,
dove si è o si affoga.
Pelago ingannatore
a fatica solcato da umane illusioni,
miseri gusci di noce.
Cedere all’egemonia
del destino che tutti apparenta,
lieve si spera che sia.
Sola salvezza mi resta
il relitto al quale m’abbranco,
quei luminosi ricordi.
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Grazie
Prego, non c’è di che, ma mi sfugge per cosa…