Sextus

“Sextus” in latino significa sesto, e ho scelto questo titolo per due motivi, il primo è perché sulla copertina dei miei libri un numero c’è sempre, e poi perché fa riferimento al sesto senso (che non è quello che state pensando…).
Si tratta di una raccolta di racconti brevi, oddio, brevi secondo il mio standard che è notoriamente prolisso e torrenziale. Sono ambientati nei posti e nei tempi più vari, dal passato prima di noi a un futuro abbastanza distante, anche se un racconto che sembrerebbe quasi “sul pezzo”, quindi attualissimo, è stato scritto circa dieci anni fa. Per gli appassionati della ferrovia c’è pure un racconto che tratta, a modo mio ovviamente, del viaggio in treno più lungo in assoluto.
Anche il questo caso ho voluto sfatare un luogo comune, ovvero quello che un libro non si può giudicare dalla copertina. Ebbene, sono certo che avete subito notato quel muro in pietra, e allora aspettatevi delle pagine altrettanto pesanti e ruvide.
Se vi va lo trovate qui

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