Bufera

Bufera

 

Alte le onde del tempo

per il naufrago senza orizzonte,

e senza silenzio.

Di piombo il cielo

sul mare che balza e ricade,

ancora indomito.

Dalle spumose vette

ruba il vento polvere d’acqua,

minuti e secondi.

Scuro il tetto di nubi

guarda la nostra agitata arena,

dove si è o si affoga.

Pelago ingannatore

a fatica solcato da umane illusioni,

miseri gusci di noce.

Cedere all’egemonia

del destino che tutti apparenta,

lieve si spera che sia.

Sola salvezza mi resta

il relitto al quale m’abbranco,

quei luminosi ricordi.

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