Al volo

Quando capitano queste belle giornate, così, improvvise dopo un paio di temporali, bisogna uscire per cogliere al volo quel minimo di endorfine che un sole non troppo invadente sa far germogliare.
Già che ci sono, ne ho approfittato per catturare qualche immagine, bizzarra o suggestiva, a seconda dell’estro del momento, foto che potete sempre visualizzare a tutto schermo cliccandoci sopra.

 


Ed è questo un momento di relax, quando si vorrebbe poter fermare il tempo, perché ciò che si vede non è del nostro tempo, quello fatto di ore, minuti, secondi…

 

Emblematico è il momento della curiosità e della riflessione, in quanto così noi potremmo apparire da fuori: rigidi, schematici, esatti e prevedibili,

 

mentre dentro siamo pressapoco così.

 

Ci vuole anche dell’azione, un momento di rabbia. Mi pare proprio di sentirlo imprecare quel cavaliere
– mo’ con la mia lancia voglio proprio fare un bel buco in quest’acqua!

 

Arriva anche il momento dei saluti, chi resta e chi va, ma mentre chi va ha tutto il futuro davanti, chi resta può solo guardare il suo passato che sparisce lentamente dietro l’orizzonte, mentre il sole di sopra e il mare di sotto fanno a gara per rendere faticoso agli occhi l’ultimo sguardo di saluto.
Midi le juste y compose de feux
La mer, la mer, toujours recommencée!
(da: Le Cimetière marinPaul Valéry)

 

 

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