L’importante è non perdere il filo

Oggi vi parlo Manola, un’artista del Tissage Danese.
Questa tecnica è stata inventata in Danimarca negli anni ’70, e ha trovato presto diffusione in tutta Europa. Va da sè che al Nord, in quelle lande nebbiose, gli inverni sono lunghi e privi di attrattiva, perciò qualcuna (o qualcuno) ha pensato bene di passare il tempo realizzando delle complesse composizioni di perline colorate. Qualche anno prima avevano preso piede delle collanine di perline colorate, ed erano molto diffuse tra i giovani, però si trattava di composizioni elementari, anche se con una loro valenza estetica.
Il Tissage Danese invece impone una cura e una pazienza fuori dal comune. Ci sono degli schemi da seguire (uno scorcio lo trovate giusto sopra l’articolo), e guai a perdere il filo, tutto va a pallino e alla fine la composizione non si chiude.
La difficoltà maggiore per Manola non è stata l’apprendimento manuale della tecnica, e nemmeno scovare le applicazioni in grado di dare forma alla sua creatività, bensì il doverlo fare traducendo gli articoli in danese che le servivano per scoprire i segreti del Tissage Danese.
Eccovi allora una galleria di alcune opere di Manola Chiappin.

1878

2 thoughts on “L’importante è non perdere il filo

  • Grazie Stelio ,per la galleria che mostra alcuni dei mie lavori ad una visibilità ampia dei blog moderni , ogni momento libero lo dedico a questo hobby che prende la mano ,una volta imparata la tecnica ago e filo e perline accompagnano ore di lavoro con pensieri positivi del fare che, in questa epoca di grandi tecnologie la mano di ogni età può lavorare ancora come nei tempi andati delle nostre nonne e ne vado fiera,ancora GRAZIE.
    Manola

    • In questa società del tutto pronto, tutto subito, tutto facile, ogni attività che richiede una certa dedizione va promossa e apprezzata come merita.
      Brava.

Leave a Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: